La senatrice pd Capacchione: se non regge alle pressioni,
allora intervenga Renzi
Di Titti Beneduce da il Corriere del Mezzogiorno
Non un incarico, non un assessorato, non una delega: gli
impresentabili sono ormai nelle liste che appoggiano De Luca, ma neutralizzarli
è ancora possibile e Renzi deve impegnarsi a farlo. Non molla la presa Rosaría
Capacchione, giornalista coraggiosa, oggi senatrice del Pd e componente della
commissione Antimafia. L'altro giorno aveva sollecitato Renzi con una
dichiarazione all'Huffington Post. Ora chiarisce qual è il suo obiettivo.
I personaggi opachi sono in lista. Non pensa che la frittata
ormai sia fatta?
«Non direi. C'è ancora margine di manovra, ma il segretario
deve impegnarsi. È possibile neutralizzarli, questi personaggi opachi».
E come?
«Bisogna che De Luca, in caso di vittoria, li emargini, non
dia loro alcuno spazio. Resista a pressioni e sollecitazioni».
Che saranno fortissime, ovviamente.
«Infatti. Non sarà facile, ma è l'unica possibilità che
abbiamo di rassicurare il nostro elettorato e recuperare la nostra immagine».
Ha avuto segnali di disagio da parte degli elettori per quei
nomi in lista?
«Certamente. In tanti mi hanno manifestato confusione,
rabbia, sconcerto. Ecco perché il segretario non può esimersi
dall'intervenire».
Che cosa si poteva fare per evitare questo problema? Chi ha
sbagliato?
«Nei partiti si conoscono le persone e le storie,
soprattutto nelle realtà locali, e quindi si può comprendere che una certa
candidatura può essere inopportuna anche se legalmente a posto. I segnali
c'erano e si dovevano raccogliere».
Qual è il rischio?
«Il distacco dei cittadini dalla politica aiuta le
organizzazioni mafiose e la piazza forcaiola, che non aspetta altro per una
deriva autoritaria».
Nei giorni scorsi, poco dopo il deposito delle liste, ha
diramato un comunicato di fuoco.
«Le liste sono state ultimate la notte tra il primo e il 2
maggio, giorno i ncui non uscivano i giornali. Alcune cose sono state quindi
possibili anche per la mancanza di pubblicità sui nomi. Io stessa l'ho appreso
solo a liste presentate. Non è cosi che si fa».
La preoccupa il passaggio di candidati dal centrodestra al centrosinistra?
«Per diversi motivi. Uno è che l'inserimento all'ultimo
momento di una persona proveniente da altro schieramento politico impedisce al
partito di fare verifiche su quella persona».
Da più parti si invita alla cautela: gli impresentabili
magari non sono mai stati indagati.
«I candidati presidenti si sono trincerati dietro il
garantismo, ma la politica è una cosa, il processo è altro. Troppo facile dire
"aspetto la Procura": non si può lasciare il giudizio politico sui
candidati solo alla magistratura».
Nel corso della conferenza stampa che ha fatto assieme a
Peppe De Cristofaro ha detto che il clima di questa campagna elettorale non le
piace...
«È così. Temo il racket delle affissioni. Come commissione
Antimafia abbiamo chiesto di acquisire gli atti del duplice omicidio di Fratte.
Faremo lo stesso per eventuali altri episodi di violenza collegato con le
affissioni. A Caserta c'è chi ha rinunziato ad affiggere manifesti per la
paura».
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